La famiglia

La famiglia è la forma di tradizione più antica che conosciamo. Se l’umanità non si fosse organizzata in tribù, clan, famiglie, non avrebbe neppure potuto organizzarsi in nazioni. Per questo essa rappresenta l’organo più importante della società, difenderla e promuoverla è un dovere per qualsiasi Stato che voglia mantenere la pace nel proprio territorio. La famiglia, fin dall’antichità, ha avuto il compito di  crescere le nuove generazioni, educandole al rispetto e all’amore per la propria cultura, per il proprio Paese, insegnando che in ogni istituzione  esiste una gerarchia da rispettare e delle regole da amare.

Il modo adeguato per comprendere la famiglia è osservarla all’interno di un contesto sociale. L’errore di oggi consiste nell’intendere la famiglia  come un qualcosa di puramente individuale, come se fosse solo una questione tra due individui, mentre  questa è un’istituzione naturale, su cui la società e le relazioni sociali trovano fondamento. Questo aspetto è particolarmente significativo per analizzare l’attacco che essa sta ricevendo in questo secolo. Proprio perché essa non è un qualcosa di privato cambiare  il suo assetto, significa voler trasformare la società, la cultura ed i nostri modi di vita. Viviamo tuttavia in una società talmente individualista ed egoistica, che ci siamo oramai convinti della stupida idea che cambiare la forma della cellula fondamentale dell’umanità, non influenzerebbe la formazione dei nostri figli, non cambierebbe i nostri costumi, e sarebbe solamente un qualcosa circoscritto alle quattro mura di casa, che interesserebbe solo ai due sposi, e forse(se ce lo permettono) ai bambini.

Vogliamo dire con questo che una famiglia, non  può essere un diritto di tutti i cittadini che vogliano avere un bambino, ma un dovere di fronte alla propria società e alla propria nazione:  un impegno, che un uomo e una donna, si prendono dinanzi a se stessi e agli altri, per contribuire allo sviluppo della comunità.  La famiglia non è unicamente il rapporto coniugale tra padre e madre, ma anche e soprattutto una relazione di filiazione e di fraternità. La prima è un legame che si crea tra i genitori e i propri figli. Un rapporto che si basa innanzitutto sui vincoli di sangue, e che si stringe nella convivenza. La fraternità è invece possibile solamente in famiglie unite e coese, nelle quali nasce un rapporto di condivisione e fiducia tra genitori e figli.

Altro aspetto di particolare importanza, è il rapporto tra padre e figlio ed è fondamentale capire come questo influisca nello sviluppo di una società. La filiazione è la radice della nostra identità e il primo passo per comprenderla. Le teorie che vengono spalleggiate dalle associazioni LGBT e che reputano identico per la crescita del bambino che questo cresca in una famiglia composta da due diversità complementari come l’uomo e la donna o che venga allevato all’interno di relazioni omosessuali, manifestano un voler respingere ad ogni costo non solo il diritto naturale ma, l’importanza stessa di potersi riconoscere in una storia con un’identità e una cultura. Ogni essere umano ha il diritto di conoscere i propri antenati e le proprie tradizioni, di poter essere abbracciato da una madre ed educato da un padre. Mai nessuna associazione potrà distruggere l’evidenza della natura umana e la bellezza di crescere e vivere in una famiglia vera.


Luca Roncella

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